Africaland Storie e Culture africane pubblica il testo ufficiale redatto da diciotto capi di Stato, di governo e di istituzioni internazionali provenienti dall'Africa e dall'Europa che sostengono le misure di emergenza per aiutare il continente a far fronte alla pandemia.
-Il documento
La rapida diffusione dell'epidemia Covid-19 ha messo a dura prova i sistemi di sanità pubblica e ha causato danni economici, sociali e umanitari senza precedenti in tutto il mondo. Il virus non conosce confini.
La gestione di questa crisi richiede una forte risposta internazionale, guidata da un imperativo di solidarietà e responsabilità condivisa. Solo una vittoria totale, compresa l'Africa, può superare questa pandemia.
Possiamo vincere questa battaglia, a condizione che agiamo senza indugio sfruttando al meglio il tempo e le risorse a nostra disposizione. Altrimenti, la pandemia potrebbe colpire l'Africa molto duramente, il che prolungherebbe notevolmente la crisi globale.
-Risposta coordinata
In Africa, governi, medici, operatori sanitari, scienziati e società hanno una preziosa esperienza nelle lotte alle epidemie. L'Unione Africana è impegnata a sostenere una risposta coordinata a livello continentale. La maggior parte dei paesi ha già adottato misure ferme per rallentare la diffusione del virus e, se necessario, è pronta ad andare oltre. Accogliamo con favore la nomina da parte dell'Unione Africana di quattro inviati speciali responsabili della mobilitazione della comunità internazionale a sostegno dell'Africa.
Avranno un ruolo chiave nell'attuazione della nostra strategia collettiva.
Questa strategia richiede uno sforzo internazionale senza precedenti. Misure efficaci per controllare il virus hanno costi enormi per i sistemi sanitari, le economie e le persone. Per assorbire questo shock, l'Africa avrà bisogno del pieno sostegno di tutti i suoi partner.
I governi e le istituzioni multilaterali, in particolare l'Organizzazione mondiale della sanità (OMS), la Banca mondiale, la Banca africana di sviluppo e il Fondo monetario internazionale nonché enti di beneficenza, organizzazioni non governative e il settore privato devono rispondere immediatamente alla chiamata del G20 e unire le forze per consolidare le difese sanitarie dell'Africa.
Per questo è essenziale:
- Rafforzare la capacità dell'Africa di rispondere all'emergenza sanitaria, fornendo un sostegno immediato ai sistemi sanitari africani attraverso la mobilitazione di tutte le risorse disponibili attraverso istituzioni e canali esistenti come il Fondo globale e il 'Gavi Alliance', senza tuttavia influenzare i programmi attuali. A questo proposito, sosteniamo la proposta europea di organizzare una conferenza di finanziamento a maggio.
- Distribuire un imponente pacchetto di misure di sostegno economico, commisurato alle esigenze valutate dai ministri delle finanze africani (almeno 100 miliardi di dollari) e dalle Nazioni Unite al fine di dare ai paesi africani il margine di manovra che hanno necessità di finanziare la lotta contro la pandemia e i suoi effetti indiretti, economici e sociali. Chiediamo in particolare alla Banca mondiale, al Fondo monetario internazionale, alla Banca africana di sviluppo, alla Nuova Banca di sviluppo e ad altre istituzioni regionali di utilizzare tutti i loro strumenti per sostenere le economie africane e di rivedere il loro accesso alle politiche finanziarie e i loro massimali delle quote per consentire ai paesi a basso reddito di beneficiare degli aiuti. Per questo : "Chiediamo una moratoria immediata al servizio di tutti i debiti esterni, sia bilaterali che multilaterali, pubblici e privati, fino alla fine della pandemia".
- Rispondere alla richesta del Segretario Generale delle Nazioni Unite di un'iniziativa umanitaria ambiziosa per l'Africa, basata sul piano globale di risposta al Covid-19, per fornire aiuti alimentari e necessitàdi base per le popolazioni più colpite dalle misure di allontanamento sociale e più esposte al contagio, in particolare rifugiati, migranti e sfollati. Il programma alimentare mondiale dovrebbe assumere la guida di questa operazione in coordinamentocon tutte le organizzazioni interessate, e difendere rapidamente dei finanziamenti adeguati a farlo.
- Promuovere un meccanismo panafricano per il coordinamento scientifico e politico, in linea con le azioni attualmente condotte da organizzazioni come la Coalizione per le innovazioni in preparazione alle epidemie (Cepi), il Centro africano per il controllo e la prevenzione delle malattie Africa (Cdc) e strutture nazionali come la reete internazionale degli Istituti Pasteur, per il coordinare le competenze africane con la risposta globale guidata dall'OMS e garantire un'equa distribuzione di test, trattamenti e vaccini quando possibili.
Abiy Ahmed, Primo Ministro dell'Etiopia
Giuseppe Conte, Presidente del Consiglio dei ministri dell'Italia
Antonio Costa, Primo Ministro del Portogallo
Abdell Fattah al-Sissi, Presidente della Repubblica araba d'Egitto
Moussa Faki Mahamat, Presidente Commissione Unione Africana
Paul Kagame, Presidente della Repubblica del Ruanda
Ibrahim Boubacar Keita, Presidente della Repubblica del Mali
Uhuru Kenyatta, Presidente della Repubblica del Kenya
Emmanuel Macron, Presidente della Repubblica della Francia
Angela Merkel, Cancelliere Repubblica Federale Tedesca
Charles Michel, Presidente del Consiglio europeo
Jao Lourenço, Presidente della Repubblica dell'Angola
Cyril Ramaphosa, Presidente del Sudafrica
Mark Rutte, Primo Ministro dei Paesi Bassi
Macky Sall, Presidente del Senegal
Pedro Sanchez, Primo Ministro del Regno di Spagna
Felix Tshisekedi, Presidente della Repubblica Democratica del Congo
Ursula von der Leyen, Presidente della Comunità europea
(Fonte.:jeuneafrique)
Bob Fabiani
Link
-www.jeuneafrique.com
È un programma molto impegnativo dal punto di vista finanziario. Detto più brutalmente girerà una enorme quantità di denaro e questo richiede unità di intenti nella lotta alla corruzione a tutti i livelli, da un lato e dall'altro del Mediterraneo.
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