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venerdì 10 aprile 2020

USA, il COVID-19 uccide la comunità afroamericana sei volte più dei bianchi







La pandemia negli Stati Uniti sta portando alla luce la disparità sanitaria e si diffonde in tutto il paese. Nel momento peggiore da quando è iniziata l'emergenza, la maggior parte degli ospedali statunitensi è a corto di posti letto, farmaci e dispositivi di protezione essenziali.

Un'analisi del Washington Post basata su dati provenienti da giurisdizioni di tutto il paese, mostra come la pandemia, a un tasso sproporzionatamente alto, stia infettando e uccidendo maggiormente gli afroamericani.

Leggendo tra le righe - il documento d'analisi pubblicato mercoledì dal quotidiano di Washington - si evince come le contee a maggioranza nera abbiano un tasso di infezioni di tre volte maggiore rispetto alle altre e quasi sei volte il tasso di decessi rispetto alle contee in cui i residenti bianchi sono la maggioranza.

Ma non è stato per nulla facile ottenere questi dati, scrivono i reporter del quotidiano : molti politicfi, in special modo i repubblicani, si sono opposti a lungo alla divulgazione dei numeri relativi all'etnia, limitandosi a rendere noti soltanto genere ed età dei deceduti e dei contagiati.

Politici, militanti per i diritti civili e medici da tempo sostengono che le informazioni sull'etnia sono necessarie per garantire che tutte le comunità abbiano pari accesso ai test e alle cure e anche per aiutare a sviluppare una strategia di salute pubblica per proiteggere coloro che sono più vulnerabili.

"Storicamente, quando l'America si becca un'influenza, gli aframericani si beccano la polmonite", dichara il commissario della città di Albany, in Georgia, Demetrius Young.

In una lettera pubblica indirizzata al segretario per la salute e i servizi umani Alex Azar, il Lawyers' Committee for Civil Rights Under Law, organizzazione legale no profitper i diritti civili, ha dichiarato che "la preoccupante mancanza di trasparenza dell'amministrazione Trump e la mancanza di dati, impediscono ai funzionari della sanità pubblica di comprendere il pieno impatto di questa pandemia sulle comunità nere e su altre comunità di colore".

Il deputato demicratico, Nick Mosby, che rappresenta Baltimora alla Camera del Maryland, ha chiesto per settimane questi dati riguardanti l'etnuia, dopo aver cominciato a sentire da amici, colleghi e persino da membri delle confraternite universitarie che molti afroamericani erano stati contagiati o stavano morendo di COVID-19.

"E' stato spaventoso  - spiega al Washington Post - Ho iniziato a ricevere chiamate da persone che conosco personalmente".

Anthony Fauci, massimo esperto statunitense di malattie infettive, ha affermato che da tempo la comunità medica ripete che malattie come diabete, ipertensione, obesità e asma colpiscono molto di più le popolazioni minoritarie, in particolare gli afroamericani, e questa è la ragione della sproporzione dei numeri.

"E' una questione di disparità sanitaria. Non è che gli afroamericani vengano infettati più spesso dal virus, è che quando vengono infettati, le loro condizioni mediche preesistenti portano a un tasso di moralità più elevato  - spiega Fauci - Il virus sta facendo luce su quanto sia inaccettabile la disparità sanitaria. Ma non c'è molto che si possa fare in questo momento, se non cercare di offrire a queste persone la migliore assistenza possibile".

Concludendo il suo ragionamento aggiunge : "Quando tutto questo sarà finito e come abbiamo detto, finirà, supereremo il coronavirus, queste disparità sanitarie ci saranno ancora e dovremo davvero affrontarle".

Secondo gli attivisti e i difensori dei diritti civili esiste anche un altro problema : gli afroamericani sono in effetti più esposti al coronavirus perché molti di loro svolgono lavori a basso reddito o "essenziali", come il servizio di ristorazione, il trasporto pubblico e l'assistenza sanitaria, che richiedono loro di continuare a interagire con il pubblico.

"Il virus sta mettendo in luce le profonde disuguaglianze strutturali che rendono le comunità emarginate più vulnerabili alle crisi sanitarie", ha dichiarato con schietezza Dorianne Mason, direttrice della National Women's Law Center. 



-20 Milioni senza lavoro







Secondo quanto riferito dal Dipartimento del Lavoro USA altri 10 milioni hanno presentato domanda per accedere al sussidio di disoccupazione, facendo salire il numero totale delle domande a più di 20 milioni in tre settimane. Per fine aprile si prevede che il tasso di disoccupazione dal 3,5% di febbraio al 15%.

Ma si tratta di previsioni come ammettono gli stessi analisti economici.

E' come se "l'economia nel suo insieme fosse caduta in un improvviso buco nero", ha dichiarato al New York Times Kathy Bostjancic, capo economista finanziario per la società di analisi economiche Oxford Economics.

-New York epicentro della pandemia

L'arrivo dell'epidemia da COVID-19 sta mettendo in grave difficiltà l'America e, per rendersi conto della gravità della crisi economica basta soffermarsi su quella fila di automobili in nfila per chilometri alle banche alimentari.
In questi giorni milioni di persone stanno attingendo a un sistema di beneficenza che non è concepito per gestire una crisi nazionale. Feeding America, la più grande rete di banche alimentari della nazione ha previsto un deficit di 1,4 miliardi di dollari nei prossimi sei mesi.
Nella città di New York l'amministrazione ha esteso agli adulti il programma di sussidi alimentari per i bambini, distribuendo tre pasti al giorno in 435 location.

La Grande Mela sta lottando su più fronti, tra emergenza economica e sanitaria.

New York resta l'epicentro del virus negli Stati Uniti e, seppure, le misure d'isolamento qualche risultato lo stanno raggiungendo, il coronavirs sta facendo strage tra le fasce più deboli della città. Oggi, 10 aprile, tutto il mondo è rimasto attonito dalle notizie e dalle immagini che arrivavano dalla città dai mille volti e storie: le autorità sono state letteralmente travolti dai decessi negli ospedali e hanno dovuto prendere una decisione drammatica: seppellire i morti (poveri e che nessuno ha reclamato ...) in fosse comuni.




Siamo al Bronx ad Hart Island.

E' l'immagine più cruda del disatro americano : il virus sta smascherando tutti i limiti della disparità sanitaria e sociale di una società spietata che non prevede cure ao cittadini poveri. Ed è anche il fallimento del capitalismo.

Qaundo questa drammatica crisi sanitaria globale sarà terminata molte cose dovranno essere riviste, a cominciare dal diritto alla salute e alle cure da garantire tutti e, la sanità pubblica dovrà essere potenziata e sostenuta qui come nella vecchia Europa, Italia compresa.
(Fonte.:wp;nyt)
Bob Fabiani
Link
-www.washingtonpost.com;
-www.nytimes.com   

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