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sabato 25 aprile 2020

News For Africa n°10 (il Continente informa)






Consueto appuntamento con le "notizie" della settimana dal Continente, in questo numero:


  • Somalia, Jihad africana a congresso
  • Senegal, il Franco africano non brucia più
  • La Regina Nina
  • Africa, tensioni con la Cina
  • Sudafrica, in difesa dei cittadini
  • Angola, addio a Sarah Maldoror "pioniera" del cinema panafricano
  • Coronavirus, raggiunti oltre 28 mila contagi nel Continente
  • Tunisia, poteri speciali per due mesi
  • Libia, la pandemia non ferma la guerra civile tra al Sarraj e Haftar





-Somalia, Jihad africana a congresso



Cinque giorni di seminari con centinaia di "saggi" in una sala finemente ornata, barbe rosse per l'henné, copricapi tribali, risoluzioni in 15 punti e pure una fatwa.
Appuntamento senza precedenti per Al Shabaab, il gruppo islamista della Somalia affiliato ad Al Qaeda. Il convegno, intitolato "Forum concultivo sulla jihad in Africa orientale", è stato occasione per il fare il punto sulle "difficoltà dei musulmani sul terreno politico, economico, sanitario e dell'istruzione".
In primo piano la denuncia delle elezioni previste in Somalia a dicembre, le prime a suffraggio universale (non più decise dunque dagli anziani capi dei clan), definite una farsa voluta dai "crociati" stranieri e dal governo "collaborazionista" di Mogadiscio.
La fatwa è diretta contro gli invasori dell'Etiopia e del Kenya, parte di una missione di peacekeeping dell'Unione Africana (AU), e pure contro gli americani: quest'anno i raid USA con droni hanno già colpito più di 30 volta, causando secondo Amnesty anche una ventina di vittime civili.
La radio somala Garowe ha definito il Forum una scommessa propagandistica in un periodo difficile per i ribelli. Non solo per la perdita di Janaale, città strategica del Sud, ma anche per gli scontri interni. Ahmed Omar, capo di Al-Shabaab, ha espulso due comandanti non in linea sugli attentati a Mogadiscio. Uno degli ultimi, a dicembre, ha causato 90 morti.
(fonte.:jeuneafrique;amnesty)

-Senegal, il Franco Africano non brucia più






Il franco-beninese Kémi Séba, oppositore della dipendenza da Parigi della valuta del franco africano è atteso lunedì in tribunale a Dakar per rispondere del gesto di tre estati fa, quando bruciò pubblicamente una banconota da 5 mila franchi Cfa.
Il franco africano quest'anno cambierà nome e sarà meno dipendente da Parigi.
(fonte.:afp)


-La Regina Nera

Nina Simone diceva di essere la reincarnazione di una regina nubiana. Non era difficile crederle. In "Fodder on My Wings" (1982) c'è la narrazione della solitudine del suo esilio a Parigi.
Si tratta di un Album raro, ora ristampato dalla Verve - storica etichetta jazz - con all'interno una nuova cover.
(fonte.:nytimes)


-Africa, tensioni con la Cina







La pandemia mette a dura prova i rapporti tra Cina e Africa. I tentativi di Pechino di ampliare la sua influenza nel continente inviando medici e mascherine si sono scontrati con i recenti episodi di razzismo contro gli africani in Cina.
Le immagini di nigeriani sfrattati e lasciati in mezzo alla strada a Guangzhou perché non rispettavano l'isolamento hanno turbato i leader africani che per una volta, sottolinea East African, hanno fatto fronte comune, rompendo una tradizione basata sugli accordi bilaterali. Hanno inoltre convocato gli ambasciatori cinesi e inviato una lettera di protesta attraverso l'Unione Africana (AU).
"E' finita la luna di miele tra Cina e Africa. E la solidarietà interafricana potrebbe diventare un problema per Pechino".
(fonte.:eastafrican)




-Sudafrica, in difesa dei cittadini






"Siamo un gruppo di giornalisti di tutto il continente africano. Non sappiamo eseguire test clinici né attaccare un respiratore. Ma abbiamo un compito importante: tenervi informati. E controllare l'operato dei nostri leader", si legge nell'editoriale di The Continent, una nuova pubblicazione legata al settimanale sudafricano Mail & Guardian, pensata per essere letta sui telefonini e condivisa su Whatsapp e Facebook.
"Mai come in questo momento c'è bisogno di un'informazione accurata e approfondita e costante. Le società sono minacciate sotto vari aspetti: il virus cambierà i nostri stili di vita e i governi stanno prendendo decisioni che avranno effetti sulle generazioni future". Il 21 aprile, nel presentare il suo rapporto annuale, l'ong Reporters sans frontières ha sottolineato che la pandemia mette ancora più a rischio la libertà di stampa, e che alcuni regimi hanno approfittato della situazione per rafforzare il controllo sui mezzi d'informazione. Anche il democratico Sudafrica, per contrastare la disinformazione, punisce la diffusione di notizie false sul Covid-19. Ma la scelta è stata criticata perché potrebbe indebolire la libertà d'espressione.
(fonte.:thecontinent)


-Angola, addio a Sarah Madoror la "pioniera" del cinema Panafricano

Si è spenta il 13 aprile 2020 a Parigi, Sarah Madoror, la "guerriera con la macchina da presa, pioniera del cinema Panafricano, narratrice, unica, dell'indipendenza. Vittima della drammatica epidemia da Covid-19 era solita dire: "Le donne africane devono essere presenti ovunque, nelle immagini, dietro alla macchina da presa, in sala di montaggio, in ognuno dei passaggi che determinano la produzione di un film. Devono essere le sole a parlare dei loro problemi".
Aveva dedicato tutta la vita al suo cinema infarcito di immagini e lotta al colonialismo.
Era nata nel 1929 a Condom, in Francia, da madre francese e padre della Guadalupe. Nel 1956 fonda Les Griots, la prima compagnia teatrale in Francia di attori africani e afro-caraibici. Qualche anno più tardi - era il 1966 - si ritrova sul set di "La battaglia di Algeri", come assistente di Gillo Pontecorvo.
Tre anni dopo, nel 1969 realizza il corto "Monangambée". Ma la data storica è quella del 1972: gira "Sambizanga", il suo esordio e il primo film diretto da una donna africana che segna l'inizio della storia del cinema angolano. Ha firmato film e documentari tra Capo Verde la Guinea, la Francia e si è cimentata a dirigere lavori dedicati a ritratti di artisti - come quello dedicato a Léon Gontran Damas sulla memoria caraibica, le estetiche, la militanza, a Aimé Césaire, Assia Djebar, René Depestre, Louis Aragon, Toto Bissainthe, Archie Sheep - e a schierarsi contro l'intolleranza e i pregiudizi.
Nel 1981 "Un dessert pour Costance" narra le esistenze dei lavoratori africani emigrati: aveva la convinzione e la meravigliosa utopia che il cinema può contribuire a cambiare il mondo. Combattiva fino all'ultimo - come solo le donne africane sanno essere -, con lo sguardo fermo sotto la chioma di ricci ancora crespi ancorché bianchi di un candore assoluto. Come diceva di lei Aimé Césaire nelle paroile che le aveva dedicato  - e che le figlie hanno pubblicato nell'annuncio della sua morte: "A Sarah Maldo' che con la macchina da presa in mano lottava contro l'oppressione, l'alienazione, e sfidava la stupidità umana".
(fonte.:liberation)


Coronavirus, in Africa i contagi sono oltre 28 mila





Mentre l'OMS è impegnata nella ricerca, a livello globale della messa a punto di un vaccino per sconfiggere il Covid-19, in Africa l'epidemia avanza spedita. Il dato ufficiale di oggi, 15 aprile 2020 parla di oltre 28 mila contagi: 28,994 - scrive nel report l'Unione Africana mentre i decessi sono 1,331.
La situazione negli stati africani è la seguente:
Sudafrica 4.220 Egitto 4.092 Marocco 3.692 Algeria 3.127 Camerun 1.430 Ghana 1.279 Nigeria 1.095 Costa d'Avorio 1.007 Gibuti 999 Guinea 954 Tunisia 918 Niger 681 Burkina Faso 616 Senegal 545 RDC 394 Kenya 336 Mauritius 331 Somalia 328 Mali 309 Tanzania 284 Congo 186 Sudan 174 Gabon 167 Ruanda 154 Madagascar 122 Etiopia 117 Liberia 117 Maldive 116 Togo 90 Capo Verde 88 Guinea Equatoriale 84 Zambia 84 Sierra Leone 82 Uganda 74 Mozambico 65 Libia 60 Benin 54 Guinea Bissau 50 Ciad 40 Eritrea 39 Eswatini 36 Malawi 33 Zimbabwe 29 Angola 25 Botswana 22 Namibia 16 Rep.Centrafricana 16 Burundi 12 Seychelles 11 Gambia 10 Sao Tomé&Principe 8 Mauritania 7 Sahara Occidentale 6 Sud Sudan
(fonte.:au.int)


-Tunisia, poteri speciali per due mesi




Il governo di Elyes Fakhfakh godrà di poteri speciali fino a giugno. Dopo un braccio di ferro con il premier, l'Assemblea dei rappresentanti del popolo ha infatti dato il via libera all'applicazione dell'articolo 70 della Costituzione, che permette all'esecutivo di emanare decreti legge per un massimo di due mesi e in virtù di una situazione di urgenza (come quella della crisi sanitaria globale attuale).
(fonte.:jeuneafrique)


-Libia, la pandemia da Covid-19 non ferma la guerra civile tra al Sarraj e Haftar






La Libia nelle ultime ore ha raggiunto i 60 casi di coronavirus, come emerge dai dato forniti dal Centro nazionale per il controllo delle malattie. Tuttavia, a preoccupare è la situazione di conflitto che non retrocede neppure dinanzi alla pandemia.
In Libia la tregua non c'è mai stata, come evidenzia l'inviata delle Nazioni Unite, l'americana Stephanie Williams: "Non la si può davvero definire una tregua, né un cessate il fuoco", ha detto ai giornalisti via web. Dall'accordo negoziato a metà gennaio fra il governo di Tripoli guidato da al Sarraj e le forze avverse del generale Haftar, ci sono state 850 violazioni, 70 nell'ultima settimana. In questo contesto il coronavirus non ha fatto alcuna differenza, ha aggiunto la Wlliams, definendo "molto, molto preoccupanti" le notizie sul presunto uso di armi chimiche e denunciando la continua violazione da parte di alcuni paesi all'embargo sulle armi.
La battaglia da alcuni giorni si è spostata a Tarhuna: l'emittente Libya al-Ahrar, vicina al governo di accordo nazionale di Sarraj, sostiene che Haftar ha tentato di avanzare, ma è stato respinto.
(fonte.:lemonde)
Bob Fabiani
Link
-https://africalandilmionuovoblog.blogspot.com/news-for-africa       


        

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