La consueta "rassegna" delle notizie più importanti della settimana dal Continente oggi è interamente dedicata al #COVID19 in Africa.
In questo numero:
- Africa, rischio di morte per 300mila
- Nigeria, polizia sotto accusa per la mano pesante durante il lockdown letale.
- Madagascar, prolungato ancora lo stato d'emergenza
- Africa, il farmaco magico
- Bollettino 18 aprile 2020
-Africa, il virus potrebbe causare 300mila decessi
L'Uneca, la Commissione economica delle Nazioni Unite per l'Africa, nel documento intitolato "Covid-19: per proteggere la vita e le economie africane" ritiene che a rischio di morte vi siano tra le 300mila e i 3,3 milioni di persone; per questo sollecita strumenti utili a contrastare la diffusione della malattia. Finora sono 991 i pazienti che hanno perso la vita a causa del Covid-19 in Africa, 70 nelle ultime 24 ore, mentre sono 19,373 i positivi, secondo il Centro per il controllo e la prevenzione della malattia in Africa.
Nel dossier dell'Uneca si evidenzia come il 56% della popolazione si trovi in zone marginali senza servizi di base, e solo il 34% ha la possibilità di lavarsi le mani con regolarità. A questo si somma il fatto che il 40% di chi ha meno di 5 anni è denutrito e che il 71% della forza lavoro svolge attività informali, per cui non può lavorare da casa né può rispettare le misure di lockdown imposte dai vari governi.
Ieri, intanto, l'OMS ha lanciato un ulteriore allarme: in soli 7 giorni si è registrato il 60% in più di decessi nell'intero continente.
(fonte.:afp)
-Nigeria, lockdown letale: la polizia sotto accusa dopo l'uccisione di 18 cittadini
"In questi giorni di confinamento è stato utilizzato un uso sproporzionato della forza, con abuso di potere e mancanza di rispetto per le leggi nazionali e internazionali", dichiara la Commissione nigeriana per i Diritti dell'Uomo (Nhrc) in un comunicato ufficiale di giovedì.
Nel suo report "sull'andamento della quarantena e sul rispetto dei diritti umani", la Commissione afferma che "la polizia nigeriana ha ucciso almeno 18 persone, accusaste di non aver rispettato le misure di contenimento per arginare l'epidemia di Covid-19" e sono state documentati almeno "105 atti di violazioni dei diritti umani in meno di 10 giorni".
Dal 31 marzo, infatti, molti stati della Nigeria hanno adottato misure di contenimento particolarmente severe a Lagos, nello stato di Abuja o Ogun, dove le persone sono obbligate a rimanere a casa, tranne che per acquistare cibo a giorni alterni.
Le misure sono state volute dal presidente Muhammadu Buhari per evitare che la pandemia si espandesse in aree metropolitane come Lagos - città con oltre 20 milioni di abitanti - e dilagasse nel paese, visto che la Nigeria ha il maggior numero di persone che vivono in estrema povertà nel mondo (oltre 87 milioni nel 2019 secondo l'organizzazione World Poverty Clock).
Le azioni preventive come il "distanziamento sociale" i "l'obbligo di rimanere in casa" poco si conciliano, però, con tutta quella parte di "economia informale" fatta di persone (circa il 70% della popolazione) costrette ad uscire di casa per mangiare o garantirsi almeno un pasto al giorno", afferma la Nhrc.
Molti video, anche sui social, mostrano la polizia mentre distrugge le bancarelle del mercato o picchia violentemente la popolazione.
"La Commissione avrebbe dovuto fornire i dettagli di coloro che sono stati uccisi dai poliziotti" ha detto il portavoce della polizia Frank Mba, garantendo "la punizione per i colpevoli", in un paese nel quale le forze di sicurezza sono regolarmente accusate di abuso di potere e di corruzione.
Il paese africano conta attualmente 442 casi e 13 decessi, numeri bassi che si spiegano con la "bassa rivelazione di tamponi" - riferisce il Centro per il controllo e la prevenzione delle malattie (Cdc) - che comunque, si sono "quadruplicati in meno di una settimana".
In aggiunta alla diffusione del virus e alle violenze della polizia, restano permanenti le continue brutalità da parte dei miliziani jihadisti di Boko Haram. Secondo le fonti del ministero dell'Interno nigeriano sono "almeno 14 le persone morte" dopo l'ennesimo attacco del gruppo jihadista contro il campo profughi nella città di Gamboru - situata nel nord-est della Nigeria al confine con il Camerun - con "altre decine di morti ancora da accertare e con oltre 2mila profughi rimasti senza tetto" in seguito all'incendio causato dall'attacco.
In un lungo video-messaggio Abubakar Shekau, leader di Boko Haram, ha denigrato tutte le misure di contrasto alla pandemia volute da Buhari, indicando il coronavirus come "il prodotto del male commesso dai paesi occidentali".
Dal 2009 Boko Haram ha causato la morte di circa 36mila persone e ha costretto quasi altri 2 milioni a fuggire dalle loro case nella Nigeria nord-orientale, con centinaia di migliaia di profughi che vivono in campi sovraffollati e che dipendono dagli aiuti alimentari internazionali, con il rischio con la diffusione della pandemia.
(fonte.:thepunch)
-Africa, il farmaco magico
In Africa molti paesi si preparano al picco epidemico. Negli ospedali uno dei farmaci più diffusi è l'idrossiclorochina, un antimalarico usato da più di 30 anni.
Senegal, Burkina Faso, Camerun, Sudafrica, Marocco, Madagascar e Tunisia hanno annunciato studi clinici sul farmaco o ne hanno autorizzato l'uso negli ospedali.
In realtà la sua efficacia non è dimostrata, avverte l'Organizzazione mondiale della sanità (OMS), e a promuoverlo è un medico francese nato in Senegal, Didier Raoult, autore di uno studio controverso. Alcuni paesi si sono comunque mossi per accumularne scorte, come il Marocco, che ha requisito lo stock della filiale locale della Sanofi.
(fonte.:jeuneafrique)
-Madagascar, il presidente Rajoelina decide di prolungare lo stato d'emergenza
A un mese dall'arrivo del coronavirus in Madagascar, dopo i famosi ultimi voli dalla Francia - prima della chiusura totale delle frontiere - la situazione aggiornata ad oggi, sabato 18 aprile è di 120 casi. Nessun decesso.
Intanto il presidente della Repubblica del Madagascar, Andry Rajoelina, ha varato il prolungamento dello stato d'emergenza per altri 15 giorni.
(fonte.:vim;lexpressmada)
-Africa Update:bollettino del 18 aprile 2020
Il Covid-19 avanza senza sosta nel continente: il dato di oggi registra il costante aumento dei contagi che ormai ha raggiunto 19,373 mentre i decessi sono 991.
Ecco la situazione paese per paese:
Egitto 2.844 Sudafrica 2.783 Marocco 2.564 Algeria 2.418 Camerun 1.016 Tunisia 822 Gibuti 732 Costa d'Avorio 742 Ghana 641 Niger 627 Burkina Faso 547 Guinea 477 Nigeria 422 Senegal 342 Mauritius 324 RDC 287 Kenya 246 Mali 190 Tanzania 148 Congo 143 Ruanda 138 Madagascar 120 Etiopia 96 Gabon 95 Togo 83 Somalia 80 Guinea Equatoriale 79 Liberia 76 Capo Verde 56 Uganda 55 Zambia 52 Libia 49 Guinea Bissau 43 Benin 35 Eritrea 35 Mozambico 34 Ciad 33 Sudan 32 Maldive 28 Sierra Leone 26 Zimbabwe 24 Angola 19 Eswatini 19 Malawi 17 Namibia 16 Botswana 15 Rep.Centrafricana 12 Seychelles 11 Gambia 9 Mauritania 7 Sahara Occidentale 6 Burundi 5 Dao Tomé&Principe 4 Sud Sudan 4
(fonte.:au.int)
Bob Fabiani
Link
-https://africalandilmionuovoblog.blogspot.com
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