TAG - AfricaLand Storie e Culture africane

AFRICA - Anc - DIASPORA - Segregazione razziale - - DIRITTI UMANI - migrazioni - TORTURE - RAZZISMO - Lotte anti-Apartheid - AFRIKANER - Afroamerican - LIBIA - lager libici - Libertà - Rwanda - genocidio rwandese - Namibia - genocidio dimenticato - Donald Trump - trumpismo - NELSON MANDELA - APARTHEID - SUD AFRICA - THOMAS SANKARA - Burkina Faso - rivoluzione burkinabé - STEVE BIKO - MARTIN LUTHER KING - i have a dream - slavers 2017-2018 - schiavitù - SCRITTORI D'AFRICA - Negritudine - PANAFRICANISMO - AFROBEAT - FELA KUTI - NIGERIA - BLACK MUSIC - BLACK POWER - BLACK LIVES MATTER - SELMA - Burundi - referendum costituzionale - Pierre Nkurunziza - presidente onnipotente - Madagascar - Place du 13 Mai - Antananarivo - Madagascar crisis - Tana Riot -Free Wael Abbas - Egitto- Piazza Tahir- Rivoluzione2011- Al Sisi - Italia - Esecutivo Giallo-Verde - osservatorio-permanente - Storie-di-Senza-Diritti-Umani - Barack Obama - Obama Years- Dakar2021 - World Water Forum - ChinAfrica - Brics - ambiente - Climate Change - FOTO DEL GIORNO - REGGAE -#mdg2018 - #MadagascarDecide - 'AL DI LA' DI OGNI RAGIONEVOLE DUBBIO' - IL ROMANZO - #GiletsJaunes - Afroitalian - Walter Rodney - Brexit - Coronavirus - #LEDITORIALE - News For Africa - I Can't Breathe - #USA2020

martedì 7 agosto 2018

MEMENTO PER I BRACCIANTI MORTI SULLE STRADE DI FOGGIA (MENTRE TORNAVANO DA UN LAVORO SOTTOPAGATO) - FOTO DEL GIORNO



La FOTO DEL GIORNO di questo 7 agosto 2018 non poteva che essere quella del drammatico incidente stradale che ha condotto alla morte 16 braccianti-schiavi del caporalato sulle strade di Foggia.
In soli 3 giorni si è consumata una mattanza che non può e non deve lasciare indifferenti in primo luogo le istituzioni della Repubblica Italiana e, in modo brutale squarcia un disgustoso silenzio su quanto di disumano avviene tutti i giorni nel Meridione d'Italia
In particolare nei campi agricoli pugliesi (ma il discorso vale per tutto lo Stivale della Penisola italiana n.d.t) dove, quasi in modo inerte, si lascia ampia libertà a cosche mafiose di dettare legge tramite i caporali, moderni "schiavisti" capaci di trattare i braccianti-migranti come "carne da macello".
Questa tragedia consumata nelle giornate roventi dell'estate del nostro disonore civile apre anche un'altro fronte sul "Genocidio di migranti" : non si muore solo tra le onde del Mediterraneo ma anche per colpa delle condizioni disumane di lavoro a cui i migranti (sotto ricatto!) sono costretti a sottostare.

Il migrante non è minimamente considerato né dai caporali né dal datore di lavoro. Non ha diritti. Non deve pretenderli. 

A ben vedere la morte dei 16 migranti ammassati in un furgone non abilitato al trasporto dei braccianti riporta alla mente un'altra pagina amara: la morte violenta di  Jerry Essan Maslo in "Terra di Lavoro" - non troppo distante da Napoli, erano i primi anno'80 e, per molti cittadini italiani fu un trauma scoprire che ... l'apartheid, la schiavitù era ben radicata in Italia, nel cuore di quell'Europa, di quell'occidente che si sente superiore a tutto e a tutti, senza invece accorgersi che, il "cancro del razzismo" preludio di tutti i fascismi e le dittature che ne sono seguite (compreso l'orribile sovranismo di questa epoca malata, infelice e cinica), non è stato null'altro che lo "strumento più redditizio) per colonizzare, schiavizzare, sottomettere interi popoli e stati. In Africa e in giro per il mondo.

-AfricaLand Storie e Culture africane : "Una giornata interamente dedicata in onore dei braccianti africani morti a Foggia"

Abbiamo voluto dedicare il passare delle ore di questo 7 agosto 2018 alla memoria, al rispetto e  in modo semplice restituire un po' di onore calpestato e brutalizzato dalla cattiveria di caporali senza scrupoli che hanno costretto questi "fratelli africani" a vivere in condizioni indicibili. Inaccettabili.
Lo abbiamo fatto con gli strumenti a nostra disposizione: ossia cercando di informare e allo stesso tempo di denunciare quello che si cela dietro quella che l'attuale inquilino del Viminale ha definito "pacchia".
Abbiamo fatto ricorso all'inestimabile valore culturale racchiuso nelle potenti canzoni del più importante "cantautore del Terzo Mondo" (come si usava dire all'epoca), un piccolo grande uomo con un cespuglio di meravigliosi "dreadlock" , i capelli dei rasta che, dalla Jamaica, ha saputo raccontare in modo diretto la "storia dei neri sfruttati, resi schiavi" dal cinismo di altri uomini (bianchi!) arrivati in Africa o nei Caraibi (dove si trova la meravigliosa "Isola del Reggae" n.d.t) soltanto per appropriarsi delle ricchezze locali: ci siamo rivolti a Bob Marley e, dal suo repertorio ci siamo imbattuti in:

"SLAVE DRIVER" , una canzone del 1973 pubblicata nell'album "Catch A Fire". 

Questa giornata in ricordo dei braccianti-migranti che arrivavano da tutta l'Africa abbiamo voluta aprirla nel segno di questa canzone di Bob Marley e, con il testo e la traduzione concludiamo queste pubblicazioni che trovate anche sui riferimenti social di questo #Blog (Twitter, Facebook e Instagram).




qui di seguito pubblichiamo la traduzione italiana.

Guardiano di schiavi

Guardiano di schiavi, le posizioni si sono roesciate
sta' in guardia e non resterai bruciato
Guardiano di schiavi, le posizioni si sono rovesciate
sta' in guardia e non resterai bruciato


Ogni volta che sento lo schiocco della frusta
mi si gela il sangue
Ricordo sulla nave negriera
come brutalizzavano fino in fondo le loro anime
Oggi dicono che siamo liberi
soltanto per essere incatenati in povertà
Buon Dio, penso si tratti di ignoranza
è solo una macchina per far soldi

Guardiano di schiavi, le posizioni si sono rovesciate
Oh sciavo.

(Fonte.:archivio fotografico di africalandilmionuovoblog)
Bob Fabiani
Link
-https://africalandilmionuovoblog.blogspot.com

   

Nessun commento:

Posta un commento