Sabato 18 Agosto 2018, a Berna, in Svizzera, è arrivata la dolorosa notizia della morte di Kofi Annan: unanime il cordoglio del mondo intero per un uomo - il primo africano di colore ad arrivare alla guida delle Nazioni Unite - che ha speso tutta la sua vita di diplomatico prima e, poi, una volta arrivato al Palazzo di Vetro, con sede a New York; in qualità di Segretario Generale ONU (era stato il settimo segretario generale a guidare le Nazioni Unite n.d.t) e, in ragione di questo - come abbiamo scritto nel nostro post di sabato scorso, nelle immediate ore dopo l'ufficialità della dipartita - gli venne assegnato il Premio Nobel per la Pace: era il 2001.
Oggi completiamo gli approfondimenti sulla figura di questo grande leader africano, uno dei più importanti dell'intera Africa tornando ad interessarci del "più grande dolore" che Kofi Annan ha dovuto sopportare: il doloroso dramma del #GenocidioRuanda.
Era nato nella terra degli schiavi, laggiù in Africa: la chiamavano (gli schiavisti e i colonialistin.d.t) la "Costa D'Oro", ed era stata (per tutte le potenze imperialiste n.d.t) una ricca, infinita miniera di metalli preziosi sia di oro sia di "oro nero umano" vera fonte di ricchezza per le orde di colonialisti europei che arrivavano qui, in Africa (oggi come ieri) per fare razzia di tutto ciò che trovavano, impossessandone, senza troppi giri di parole né di convenevoli.
Kofi Annan dunque era nato nella Costa D'Oro che, una volta emancipata dalla dominazione britannica prese il nome di Ghana.
Arrivando alla plancia di comando delle Nazioni Unite, Kofi Annan sentì il bisogno di "spendere il suo mandato" per riformare l'ONU ma, sempre a supporto della Pace, punto fondamentale e irrinunciabile per lui che arrivava dall'Africa.
I "suoi anni, il suo decennio" (guidò l'ONU tra il 1997 e il 2006 n.d.t) lo portarono a subire alcuni grandi fallimenti, uno su tutti il #MassacroRwandese con il quale ha dovuto cimentarsi per tutta la sua esistenza.
Guidare il Palazzo di Vetro nel decennio travagliato richiedeva la presenza di un Segretario Generale che possedesse l'arte della diplomazia e la capacità di imporre un freno all'indirizzo dei "potenti del mondo" cosa che, Kofi Annan fece (senza indugi), essendo stato al centro della diplomazia mondiale nei passaggi cruciali delle crisi internazionali dall'Africa (Somalia e Ruanda) passando per la Bosnia (Guerra Civile dei Balcani per la distruzione dell'ex Jugoslavia) fino alla follia di Bush Jr. quando gli USA, dopo l'attacco dell'11 Settembre 2001 - che Kofi Annan vide dal suo ufficio al Palazzo di Vetro da una postazione quasi in parallelo - che portarono alla distruzione delle Torri Gemelle a New York.
Ma non vi è dubbio che il suo grande cruccio, mentre dirigeva il "Dipartimento Mantenimento della Pace" in seno all'ONU è rappresentato dal #GenocidioRuanda (1994) subito dai Tutsi e, anche dal #MassacroSrebrenica in Bosnia (una tragedia che chiama direttamente in causa anche Europa e USA n.d.t).
La cruenta, disumana "Guerra Civile" del Ruanda che sfociò nel massacro di interi villaggi e nuclei familiari, non poteva essere impedito dalle Nazioni Unite ma tuttavia, Annan, lo ha sempre considerato un "fallimento personale" dal momento che era a capo della missione di Pace.
Nel 1994, le forze di Pace si ritirarono dal Ruanda (cfr:.AfricaLand "Le zone d'ombra e i segreti del #GenocidioRuanda"/2018/05/11 n.d.t) in preda alla violenza etnica.
Ecco come descriveva il settimo segretario generale ONU quei fatti:
"Questi fallimenti (Ruanda e Massacro Srebrenica dei musulmani di Bosnia) mi hanno messo di fronte a quella che sarebbe diventata la mia sfida più importante come segretario generale: far capire alla gente la legittimità e la necessità di intervenire in caso di flagranti violazione dei diritti umani", scriveva, amaramente, Kofi Annan, tra i suoi appunti che poi, nel decennio successivo dopo aver lasciato la guida dell'ONU, a mandato terminato (nel 2006 n.d.t) confluirono nella sua autobiografia.
(Fonte.:jeuneafrique;lemonde;nytimes;internazionale;africaland)
Bob Fabiani
Link
-www.jeuneafrique.com;
-www.lemonde.fr/afrique/massacre-ruanda;
-www.nytimes.com;
-www.internazionale.it;
-https://africalandilmionuovoblog.blogspot.com/2018/05/11/le-zone-dombra-e-i-segreti-de-genocidio-ruanda
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