Nel documento di "prospettiva economica per il Madagascar" reso noto e pubblicato lo scorso 31 luglio, la Banca Mondiale accoglie favorevolmente la crescita (economica) della Grande Isola, che è in costante aumento negli ultimi 4 anni.
Tuttavia, si rammarica che questi risultati non siano condivisi meglio e con l'intera comunità malgascia. Inoltre la Banca Mondiale si sofferma su un dato preciso: le esportazioni del paese africano che restano le stesse di sempre e ben ancorate, concentrate in 3 settori.
Dal 2,3% nel 2013, il tasso di crescita del Madagascar è salito al 4,2% nel 2017 e calcolano, in ambienti ben instradati della stessa Banca Mondiale che nel 2018, dovrebbe raggiungere il 5%.
Questa la previsione che circola in ambienti bancari.
Il 58% dell'export malgascio è incentrato su vaniglia, nichel e tessuti.
Tuttavia se, la vaniglia, è stato il principale raccolto in denaro in Madagascar, la produzione del riso - la base di sostentamento per la maggior parte del popolo malgascio - si è drasticamente ridotta del 20%, a causa di una grave siccità registrata nel 2017, seguita poi dai cicloni Ava e Eliakim a inizio 2018.
Nel documento inoltre si mette in risalto che l'inflazione nella "Grande Isola dalla Terra Rossa" è salita al 9% a fronte - scrivono i ben informati della Banca Mondiale - dei consistenti aumenti dei prezzi di riso, gas e carburante.
*si ringrazia per la foto della pianta della vaniglia del Madagascar, Renza Bambini.
(Fonte.:jeuneafrique)
Bob Fabiani
Link
-www.jeuneafrique.com/economie/banque-mondiale-a-madagascar-une-economie-encore-fragile
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