A volte una fotografia, uno scatto riesce a dire molte cose senza spendere troppe parole sulla tragedia dei migranti.
Il marinaio Alì Bib, siriano, 22 anni scende i 30 gradini di metallo del cargo tenendo un giovane migrante in braccio: Borhan Loukasi, etiope, stremato e pelle ossa: quel ragazzo di 17 anni "non pesava più di 35 chili ...".
Uno scatto d'umanità immortalato dal comandante del Talia, Mohammed Shaan.
Questa foto è la migliore risposta a quanti si sentono in dovere di fare la voce grossa contro lo sbarco di migranti che arrivano dall'inferno libico.
"Quel migrante malato era come mio fratello", dice semplicemente Alì Bib: del resto solo chi viene da un paese stremato dalla guerra, come la Siria, può capire il dramma dei migranti che attraversano l'Africa per fare tappa nell'inferno dei campi di detenzione, illegali della Libia che, del resto, l'Europa, non è in grado di smantellare protesa com'è solo al respingimento dei migranti che arrivano dalla Libia.
"Ho fatto ciò che mi diceva il cuore: Borhan stava male e l'ho preso in braccio. Ora prego perché si rimetta in salute".
(Fonte.:theguardian)
Bob Fabiani
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