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venerdì 5 giugno 2020

George Floyd Memorial - FOTO DEL GIORNO






Momenti di grande commozione per la commemorazione di George Floyd: in migliaia si sono presentati a Minneapolis come nel resto d'America.
Tra i momenti più toccanti del Memorial gli 8 minuti e 49 secondi di silenzio, lo stesso arco di tempo in cui il ginocchio omicida del poliziotto sul collo dell'afroamericano che ha dato il via alla scintilla della rivolta in tutti gli Stati Uniti.
Esisterà un prima e un dopo questo assurdo assassinio: non è più solo il movimento del Black Lives Matter a scendere in strada per chiedere e pretendere giustizia ma, un vero e proprio grido di cambiamento per chiudere, una volta per tutte, la lunga convivenza americana con il "razzismo sistematico"; una pratica che affonda le radici nel passato della schiavitù: una stagione lunga 400 anni.
Al Memorial era presente anche il sindaco di Minneapolis che si è fermato davanti alla bara di George Floyd cedendo a un pianto a dirotto.

Tuttavia, nelle stesse ore, bisogna registrare un vergognoso post della repubblicana Cynthia Brehm: "George Floyd, l'uccisione una messa in scena contro Trump". ...

Durante la cerimonia in onore di George Floyd, Benjamin Crump, uno degli avvocati della famiglia dice: "Non è stato il coronavirus ad ucidere George Floyd ma la pandemia di razzismo e discriminazione". 

Qualche ora prima era circolata la notizia che l'autopsia sul corpo dell'afroamericano avesse evidenziato la "positività" al virus del Covid-19 del cittadino black morto per la brutalità dei poliziotti di Minneapolis.

Intanto le manifestazioni vanno avanti e, a causa di esse sono già 10mila gli arrestati da parte degli agenti americani. Le ultime ore erano state caratterizzate dalle proteste dei generali contro il presidente Trump.

Ha iniziato il segretario alla difesa Mark Esper e poi hanno proseguito ex militari, ex funzionari del Pentagono: tutti contro l'ipotesi balenata da #TheDonald di utilizzare l'esercito per placare le proteste. Il generale dell'esercito in pensione Tony Thomas, ex comandante del comando delle operazioni speciali, ha dichiarato che il suolo americano dovrebbe essere descritto come un "campo di battaglia" solo se invaso da una potenza straniera. In compenso Trump ha militarizzato Washington, mentre in tutti gli Stati americani si susseguono proteste, per lo più pacifiche, a fronte di oltre 10mila arresti, molti dei quali compiuti con uno spropositato uso della forza da parte della polizia.

La giornata di ieri, ha visto anche l'intervento di Barack Obama che è intervenuto proprio sul tema delle proteste. Le sue parole sono state importanti perché, l'ex presidente degli Stati Uniti si è augurato una riforma della polizia.

Nella stessa giornata di ieri è arrivata una grande notizia che, in qualche modo valorizzano la rivolta della comunità afroamericana (e non solo): altri quattro agenti, intanto, sono finiti in carcere: si tratta dei colleghi di Dereck Chauvin già incriminato per omicidio di secondo grado.
(Fonte:theatlantic)
Bob Fabiani
Link
-www.theatlantic.com
     

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